22.05.2012
Località SANTA MARIA
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La messa dedicata a tutti i disabili e Volontari |
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Foto di gruppo Volontari e Diversamente Abili |
lettera di una volontaria Speciale
C’era una volta, cosi si dovrebbe iniziare, come nelle favole, ma la mia non è una favola, potrebbe esserlo perché lì ho trovato: Amore, sorrisi, gioia e tutto questo si chiamava: Vita.
In un giorno di pioggia, dopo tanto rimuginare decisi cosi di andare alla Festa.
Mi svegliai e vissi come ogni mattina, poi giunse l’ora di aspettare una mia amica che mi avrebbe portata lì in quel Giardino sempre Fiorito.
I miei genitori e una mia nipotina mi precedettero.
Pioveva sempre, eppure arrivando lì si vedevano già tante macchine parcheggiate.
Scesi dalla macchina una corsa verso la chiesa di Santa Maria il nostro gioiello campestre, al quale è stato tolto il diritto alle coppie di sposarsi lì, chissà magari la Chiesa cambierà idea.
L’ingresso nella chiesa di una moltitudine di gente con tanto di parapioggia, gente vestita a festa, col volto sorridente.
Don Alessandro arrivò all’ora prevista: 12.30, il canto d’ingresso annunciava l’inizio della Santa Messa.
Suor Vittoriana con la sua tastiera e la sua musica copriva il vociare della gente e dava inizio alla celebrazione.
Quel giorno era importante perché era l’Ascensione di Gesù al trono.
La Santa Messa si svolse in tutta la sua semplicità, la fede, abbracciava tutto il popolo che ascoltava, pregava e cantava: ovviamente nei nostri pensieri e nelle preghiere c’era Rossella Urru.
Io guardavo la gente e dicevo tra me e me: ”Questa è Samugheo", quella che venera tutti i Santi e non giudica, quella che ama la vita e dà una carezza ad un figlio suo disabile: questa è Samugheo: e io l’amo più di me stessa”.
Intanto terminò la Santa Messa e salii sull’altare il presidente dell’associazione che ci regalò con le sue parole povere ma ricche di sentimento momenti di commozione.
Ora non ricordo bene le parole, perché ero preoccupata per mia madre, la vedevo piangere, mia nipotina le aveva chiesto: ”Nonna perché piangi?”
Lei rispose: ”Per niente”.
Ma per niente non era lo so già.
Ora non riesco a ricordare bene quanto diceva Antioco ma parlava di problemi, che di problemi non potevano essere, parlava di disabilità che ci insegnava la vita.
Io guardavo tutte le persone dell’associazione quelle meno fortunate di noi, ma più ricche perché sanno sorridere.
Intanto si svolgeva la giornata sempre bagnata dalla pioggia.
E tra una corsa e l’altra, dalla chiesa al salone, tutti a tavola: eh si c’era fame.
Io in compagnia della mia amica e della mia famiglia vivevo quel pranzo, anch’io nel mio piccolo sono disabile: la celiachia mi priva di tante cose ma quel giorno non ero sola a mangiare con gli occhi i cibi normali.Lo so: la celiachia non è disabile perché ha le braccia per abbracciare, le gambe per andare avanti e non mollare mai, la testa per pensare e vivere contando solo sulle proprie forze e capacità.
Ci sono ragazzi in carrozzella che sanno vivere e sorridono, ci sono ragazzi down che ballano divinamente.
La musica dopo il pranzo rallegrò quella giornata piovosa.
Accompagnava anche la bellezza di tutti i lavori creati dalle mani d’oro dei ragazzi.
Il ballo sardo l’anima pura di Samugheo rallegra sempre tutti e fa dimenticare per un attimo la vita quotidiana e attira tutti a ballare.
C’è chi ballava e chi stava a guardare, io non potevo non ballare e più forte di me quando la sento e mi fa dimenticare le mie paure e anche se sapevo che la gente mi guardava in quel momento ballavo con Maria e non m’importava nulla di nulla.
Quando guarda il sorriso di un altro che sta peggio di me, mi sento in colpa.
Il sorriso di un disabile è la forza di tutti noi comuni mortali.
Allora ho pensato che Gesù stava ballando insieme a noi.
Marina Demelas
LA SANTA MESSA
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foto di gruppo |
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Antioco e don alessandro |
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Esposizione dei lavori |
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Lavori dei disabili |
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Rossella Libera |
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Maurizio con la Mamma |
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Antioco impegnato nel servizio |
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Marina con Maria e Alessia |
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Maurizio |
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Marina e Manuela |
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il Ballo sardo
Lettera dei Volontari
20 Maggio 2012
Mi sono svegliata verso le 8,20 e sono scesa in cucina per fare colazione....... Non è stata una notte tranquilla..... mille pensieri e mille preoccupazioni per le incertezze, le insicurezze, le paure, la mancanza di valori, la superficialità con cui affrontiamo la vita e le relazioni umane.
Come sempre ho acceso il televisore forse con la speranza di sentire delle belle notizie come ormai non sentiamo da tempo........
"TERREMOTO in provincia di Ferrara!!!!!!!!!!!! " Che tristezza ... quante famiglie da un momento all'altro si sono viste private degli affetti più cari, della casa, della loro storia e della loro cultura......
Ho seguito con grande attenzione gli eventi di questa tragedia e ho sorriso quando ho sentito che una bambina era stata estratta viva dalle macerie e in ospedale ha disegnato un bellissimo arcobaleno a simboleggiare la gioia di vivere, la speranza, la forza.
Si, sono proprio i bambini puri di cuore che con semplici gesti trasmettono forza , amore e voglia di lottare e reagire.......
Oggi ho partecipato con grande piacere alla " Festa sociale " organizzata dall'associazione " Giardino fiorito" .
Alle 12,15 ci siamo ritrovati in tantissimi nella piccola chiesetta di Santa Maria per la celebrazione della santa messa. L'atmosfera era suggestiva sembrava che improvvisamente tutti avessimo riscoperto i veri valori della vita, i fiori sembravano appena recisi dal giardino di casa, la gente profumava di semplicità e spontaneità, qualcuno tratteneva le lacrime e cercava di soffocare il proprio dolore, altri pregavano sottovoce e sembrava chiedessero una grazia alla madre di tutti : Maria.
Mai come oggi la Madonna mi è sembrata vicina a noi, sembrava volesse tenere per mano tutti ma in particolare le mamme e i papà che sanno veramente cosa vuol dire soffrire per un figlio e che da quel figlio traggono la forza per affrontare la vita e trovano il coraggio per regalare a noi definiti " normali " una giornata speciale e indimenticabile come quella di oggi.
Finita la messa un papà speciale, con voce tremante per l'emozione, ha pronunciato parole forti e toccanti che hanno lasciato il segno.
Ci siamo poi avviati verso il salone e la prima cosa che ho notato è stato il grande striscione con cui si chiede la liberazione di Rossella Urru dal 23 ottobre 2011 in mano ai sequestratori. Gran bel pensiero !!!!!!!!!
Pioveva in continuazione e tutti siamo rimasti seduti sino alla fine del pranzo. Gli antipasti genuini e gustosi si susseguivano uno dopo l'altro a tempo di record...........
La pasta fumante e cotta a puntino mi ha ricordato la pasta che cucinava mia mamma ........ Che dire della carne ? Ottima e le olive le hanno dato un gusto speciale......
E dopo ????? Formaggio, frutta e dolci,dolci, dolci di tutti i tipi e gusti. Il tutto accompagnato da ottimo vino rosso e bianco.
Una bellissima festa, tutto perfetto e tutto molto gustoso ma il piatto forte è arrivato quando alcuni ragazzi " diversamente abili " hanno iniziato a ballare in cerchio, tenendosi per mano. Si muovevano, correvano a suon di musica e regalavano veri sorrisi a tutti.......Mi sonno chiesta: " E' la loro festa ? Sono loro che hanno ricevuto il regalo o siamo stati noi ?" Sono rimasta a guardarli con ammirazione e ho pensato che sarebbe opportuno tornare a " su connottu " , uscire dal guscio, dall' egoismo e dall' individualismo che ci sta soffocando e che forse dobbiamo riprendere a camminare insieme tenendoci per mano.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a organizzare un cosi grande evento
Grazie alle famiglie dei bambini e ragazzi dell'associazione. Grazie ai volontari del GIARDINO FIORITO
Attros annos cun salude
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G.P.
2 commenti:
Ciao a tutti sono onorata di quanto apprezziate come scrivo. Chi mi conosce sa che qualsiasi cosa tocchi il mio cuore con un tocco magico e un pizzicco di fantasia non so riesco a scrivere quando le parole non vogliono saperne di uscire dalla mia bocca.
Speravo non solo di trovare queste bellissime foto ma anche quelle dove si ballava spero davvero di vederle.
Ciao Antioco e grazie per aver scritto articolo scritto da una volontaria speciale ciao buon lavoro
Rileggendo l'articolo mi sono domandata: ma lo scritto io? Non lo ricordavo quasi più ciao a tutti dell'associazione un bacione grande Marina
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